Lo que sucede...conviene

miércoles, 23 de abril de 2008

EPPURE...


Sai quante volte mi capita ancora di pensare che ti devo raccontare una cosa o che ti devo chiamare per dirti di mettere un canale per vedere una di quelle cose che piacevano solo a noi?Un paio di volte ho addirittura tirato su il telefono. E sono passati quasi 7 anni, ma mi piace pensare che posso ancora farlo. E magari se non ti trovo posso sempre pensare che sei in qualche cantiere e non mi puoi rispondere. Chissá se saresti fiero di me, spesso me lo domando. E spesso non so cosa rispondermi. Magari sí, dai. Alla fine tu sei quello che ha sempre preteso meno da meno e quello a cui ho sentito di dovere il massimo. Mi manchi, tanto. Mi manchi ogni giorno. Ormai il dolore é una dolce nostalgia, peró vorrei tanto che fossi qui. E te lo dico senza lacrime, perché a te non piaceva vedermi piangere. Ma vorrei sentire la tua voce, vorrei che mi abbracciassi forte, vorrei sentire ancora il tuo profumo di pulito. Vorrei che mi dicessi che sono la tua ninina e che tutto andrá bene. A volte non basta sentirti vicino al cuore, a volte ci vorrebbe proprio il tuo sorriso e la tua voce, Dio quanto mi manca la tua voce. Ma tu vivi in me, nei miei piedi e nelle mie gambe storte, nella Bohéme e in Beethoven e Gershwin, nei soldatini di ferro, nei cornetti caldi e nel mio nome. Mi senti se ti dico che ti voglio bene? Si, vero?

3 comentarios:

Roberto e Pilar dijo...

Sarebbe orgoglioso come non mai.
Un abbraccio forte.

Anónimo dijo...

mi hai fatto scendere una lacrima. Dolce.

Anónimo dijo...

E' incredibile come le parole (usate da creature con una bella testa come la tua)siano evocative...e rimandano ad una bambina, poi adolescente e poi ancora "quasi adulta" che aveva al suo fianco IL NONNO..ora al suo fianco c'è un angelo che la segue sempre anche se è molto discreto nel farsi sentire. TVB