Alla fine é proprio vero che tutto é relativo. E, come dice Cousteau "El tiempo no siempre transcurre igual, lo podemos modular, estirar y hasta parar…".
Oggi ho chiesto il divorzio. Un divorzio che sará express, come la nostra relazione, secondo quanto dichiarato dal mio futuro ex-marito.
E io che pensavo che l'intensitá e l'amore che ci avevo messo fossero destinati a durare..o quantomeno che l'impegno e la volontá si fossero fatti notare, anche se gli anni alla fine sono stati solo 3.
Peró no, non posso sentirmi bene per come ho cercato di portare avanti prima il rapporto, poi il distacco, poi la separazione. Non sono stata "brava", ne' onesta, ne' men che meno corretta. Pazienza. So solo che mentre gli spiegavo i miei perché davanti ad un caffé, nello stesso posto in cui mi aveva portato la prima sera 5 anni fa (ironia di una vita circolare o semplice accanimento apparentemente casuale?) mi sono sentita bene e libera, anzi liberata.
Mentre mi ascoltavo, capivo che non m'interessano piú i giudizi, le critiche, il sottolineare continuo e monotono che non sono all'altezza. A quel punto mi sono detta..da sola: HAI FATTO BENE, CAZ... come mi ha insegnato qualcuno che sicuro ora mi legge e che porta dei fantastici orecchini bijoux con le perline. E mi é passata quella rabbia che invece dichiara di sentire ancora la persona che mi stava di fronte. Ma che fatica. Sono esausta, come nella foto qui sopra (traversata Barcellona-Palma, agosto 2005). Una cosa meno.
Grazie alla mia Sabi, che é come la Panda, se non ci fosse bisognerebbe inventarla. E a Silví e al Pr. A. U. T. Loro sanno perché.
No hay comentarios:
Publicar un comentario